Acciai inossidabili ferritici

Definizione e charatteristiche

Acciai ferritici sono gli acciai inossidabili contenenti soprattutto cromo, in alcuni casi con leggere aggiunte di altri elementi come molibdeno, allumino, niobio.

Come nel caso degli austenitici, anche loro non hanno punti di trasformazione e quindi non possono essere trattati termicamente per aumentare le caratteristiche meccaniche e l’unica strada per fare questo è la deformazione a freddo.

L’acciaio inossidabile ferritico più comune è il 430, insieme alla sua versione allo zolfo, il 430F, utilizzato nell’ambito dell’asportazione di truciolo.

Il 434 è caratterizzato dall’avere in lega anche del molibdeno, che gli permette di avere una migliore resistenza alla corrosione in ambienti ricchi di cloruri, mentre un’ulteriore aggiunta di niobio ha portato alla realizzazione del 436, acciaio con maggiore resistenza a caldo.

Ricordiamo infine il 409, studiato appositamente per realizzare i silenziatori delle automobili.

Acciai inossidabili austeno-ferritici (Duplex)

Questi acciai inossidabili hanno una particolare microstruttura formata da austenite e ferrite, con un rapporto volumetrico tra le due strutture variabile in funzione dell’analisi chimica e del trattamento termico eseguito.

La struttura bifasica conferisce a questi acciai valori meccanici nettamente superiori a quelli degli acciai inossidabili austenitici e un’ottima resistenza alla corrosione anche in ambienti molto aggressivi.